La Cina mette in guardia dai “rischi per la sicurezza nazionale” derivanti dall’intelligenza artificiale

Mercoledì il Ministero della Sicurezza dello Stato cinese ha messo in guardia dai rischi associati all'uso improprio dell'intelligenza artificiale (IA) , avvertendo che la tecnologia potrebbe minacciare la stabilità sociale, la protezione dei dati sensibili e la sicurezza nazionale.
In una dichiarazione rilasciata sul social network WeChat, il Ministero ha riconosciuto i benefici dell'intelligenza artificiale per lo sviluppo economico e sociale, ma ha sottolineato che un suo uso improprio può facilitare la diffusione di disinformazione e altre attività dannose.
Le autorità cinesi hanno affermato che i sistemi di intelligenza artificiale in grado di generare contenuti manipolati, combinando algoritmi di apprendimento profondo con immagini, suoni o video falsificati, potrebbero essere utilizzati da entità straniere per “istigare disordini” tra la popolazione cinese .
Sebbene le tecniche di generazione di contenuti ultra-realistici trovino applicazioni legittime nei settori del cinema, della pubblicità e dei videogiochi, il ministero ha avvertito che il loro uso illecito potrebbe violare i diritti individuali ed essere utilizzato per "confondere l'opinione pubblica".
La dichiarazione evidenzia inoltre che i sistemi di intelligenza artificiale generativa sono in grado di raccogliere, archiviare e persino divulgare dati personali sensibili, che potrebbero essere utilizzati dai servizi segreti stranieri per svolgere "attività di sovversione, infiltrazione e sabotaggio" in Cina.
Un altro motivo di preoccupazione sono gli algoritmi manipolati con pregiudizi ideologici, che possono contribuire a diffondere "ideologie parziali".
Il Ministero della Sicurezza ha esortato la popolazione a rafforzare la propria capacità di "distinguere la veridicità" delle informazioni e ha ribadito la necessità di garantire che l'uso dell'IA rispetti i principi stabiliti dalle autorità.
Dal 2023, la Cina ha imposto delle normative sui servizi di intelligenza artificiale, imponendo a queste piattaforme di rispettare i "valori socialisti fondamentali" e vietando la generazione di contenuti che minino la sicurezza nazionale, l'unità territoriale e la stabilità sociale.
Nonostante la rapida crescita del settore dell'intelligenza artificiale nel Paese, con chatbot sviluppati da aziende come Alibaba, DeepSeek, Tencent e Bytedance , permangono dubbi sull'applicazione e l'efficacia di queste tecnologie in un ambiente fortemente controllato dalla censura statale.
Il Ministero della Sicurezza dello Stato utilizza spesso il suo account ufficiale WeChat per pubblicizzare casi di spionaggio e sollecitare i cittadini a essere vigili, incoraggiandoli a diffidare di offerte di lavoro sospette , soprattutto dall'estero, e a evitare di condividere informazioni riservate online .
Nel 2023, il ministero ha invitato alla mobilitazione di tutta la società per “prevenire e combattere lo spionaggio” e ha annunciato misure volte a “rafforzare la difesa nazionale” contro “attività di intelligence straniera”.
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